Fin quando si parla a loro favore va tutto bene. Le donne, lo sappiamo, hanno sempre trovato simpatici questi uomini in giro con gonne e trucco spesso.
Fin tanto che Tatangelo parla delle sue amicizie e delle sue simpatiche frequentazioni col suo amico omosessuale, tutti a fare plauso.
Ma guai se qualcuno accenna, anche solo minimamente, al fatto che uno era gay. E che, quindi, sempre secondo le loro presunzioni, ora non lo sarebbe più.
Allora parte la solita solfa. Che tutto il mondo(l'Italia) gli sta dando dei malati. E l'omosessualità non è una malattia.
Sì, lo sappiamo.
Ma non basta. Ogni occasione è buona pur di sventolare la bandiera antifascista. Guai se un genitore si preoccupa se il figlio adolescente si dichiari gay. Sacrilegio. Essere gay, a loro dire, è la normalità.
Il punto è: cosa significa normalità?
Se uno come l'ex deputato dice di chiarmarsi Luxuria, mi spiace, io continuo a vederlo e considerarlo Vladimiro. Anzi: Vladimone.
Mi spiace, cari amici gay, io quando vi guardo in faccia, per non parlare del resto, continuo a vedere uomini(e donne nel caso di lesbiche). Che voi vi sentiate donne mi sembra leggittimo che agli occhi di ciò che è
normale sembri quantomeno strano. Mi sembra più che normale che ci siano coppie di uomini e donne. Perché lo scopo naturale delle cose è il fine procreativo. E che non se ne escano con la solita solfa anticlericare. Quì parliamo davvero di natura. Anche perché se esistessero solo gay e lesbiche il mondo sarebbe finito a causa della mancanza di prole.
La questione quindi è soggettiva. E su questo punto ognuno ha il diritto di stare in pace con ciò che esprime la propria natura sessuale. Però la pretesa che gli altri la trovino consona alla loro espressione fisica, quantomeno per il corpo in cui sono nati, mi pare eccessivo.
Per quanto mi riguarda non mi rivolgerei mai ad un trans con appellattivi femminile. Per me rimane
uomo. Così nel caso delle lesbiche, che rimangono ai miei occhi
donne. O vogliamo arrivare a multare o a dare sanzioni penali a chi, per motivi naturalissimi, concorda il genere con ciò che è consono nella naturalità delle cose? Ve la immaginate la scena? Uno dice: arriverci signore e quello lo fa arrestare per oltraggio al fatto che lui si sente donna.
Come vi sentiate non è affare degli altri.
La super crociata dei gay mi sembra non tanto una missione per dichiarare in sè per sè i diritti degli omosessuali. Appare più come la ricerca dello spodestamento della realtà oggettiva delle cose. Impugnando le ragioni della coppia di fatto o che in altri paesi europei ci siano leggi apposite per i gay se ne vanno in giro a dettar leggi e sensi di colpa come se fossero nel diritto sacrosanto di deleggitimare lo stato naturale delle cose. Già, perché questi pretendono di dire che la normalità, fatta di una famiglia in cui un uomo e una donna concepiscono i figli, non sia la normalità. Questa massa elitaria di gay si permette di inveire non ai fatti ma addirittura a presunti tali: Povia ha intitolato una canzone col titolo 'Luca
era gay'. Ma che vorrà dire? Fosse che fosse che era una cosa negativa? Magari quel tizio voleva solo raccontare di uno che nascondeva di essere gay. Oppure di un suo vecchio amico che era gay, e che, magari, lo nascondevano entrambi. Ma no, da buon comunista, il caro Vladimone deve per forza sottolineare che si tratta di un atto discriminatorio, di una condanna e, cosa molto grave, che ora Luca non lo è più gay, perdedendo chissà quale status dei.
Anche se fosse: perché è così grave se un gay scopre di essere etero? Che scopra di essersi confuso, sbagliato, abbagliato?
E di nuovo con la condanna dell'etero...
Investiti di missioni divine, pur senza sai, questa massa di gay cercano di fare proseliti forti dell'antifascismo e dell'anticlericalismo. E poi puntano il dito contro i preti gay, loro, menzognieri, che hanno fatto soffrire chi ha il coraggio di andare con i polpacci muscolosi sotto la minigonna...
Un'altra bandiera viene stretta forte forte nel pugno dei Luxuriosi. Trattasi dell'ateismo anticlericale. Quello prima della grande intesa, quando il comunismo non era ancora 'catto'.
Ed ecco che matematici di rilievo ci vengono a spiegare il perché non possiamo dirci cristiani. Ecco che i bus diventano bandiere di ateismo sfegatato.
In comune con questi gruppi non ci trovo niente, tranne il fatto di essere profondamente ateo.
Lo sbandierare, il pubblicizzare a tutti i costi, l'incolpare ed il puntare il dito, mi sanno proprio di imitazione di ciò che questi integgerrimi, si fa per dire, esponenti vorrebbero combattere.
Sono nuove religioni. Una di Vladimone. Che poi dovrebbe dimostrare, insieme agli arcigay, chi realmente rappresenta. Non credo che tutti i gay abbiano le stesse idee nevrasteniche in gonnella. Lo scorso governo docet. Ma anche l'associazione di comunisti intellettuali che scrivono sui bus sono una religione.
Entrambi, e Luxuria e l'aiur, non fanno altro che cercare proseliti. Sputare verità ed assiomi. Risvegliare identità di parte.
Uno se è gay lo è e basta. Uno se è ateo lo è e basta.
Io sono etero ma non vado a sbandierarlo in giro. Sono ateo e non mi vergogno di dirlo e, allo stesso tempo, non trovo la necessità di rompere le scatole al mondo per questo.
[Modificato da misterx78 25/01/2009 10:05]