Il mio più grande amico d'infanzia che ora vedo solo raramente,sta vicino a un sottoscala,proprio fuori da un negozio,in una vietta stretta,in un paesino vicino al mio,sta li come spaventato,come per non dare nell'occhio,lui è cosi di natura,molto timido.
Io mi avvicino e gli parlo,praticamente ha vergogna ad entrare nel negozio(lol),e poi dopo averlo ascoltato,gli dico di non stare ad entrare nel negozio perchè ho io da dargli quello che gli serve.
Poi rivedo la stessa scena di lui,appoggiato allo stipite del negozio e anche suo fratello allo stesso modo,dalla parte opposta,sono indecisi se entrare o no.
Poi vedo la mulattiera che conduce al suo prato,è una zona pianeggiante,con aree coltivate di mais e patate,ma soprattutto sono prati dove anche il mio amico fa il foraggio per le bestie,conigli ecc;é una tipica mulattiera di campagna con i due binari solcati dai mezzi agricoli,per chi ha presente, in mezzo rimane la striscia di prato non toccata dalle ruote.Ebbene prima vedo le spighe comprese di erba finte di plastica,che sono poi la cosa che ho prestato al mio amico,e che voleva comprare,ma sono brutte sfilacciate e rarefatte.
Non vanno bene,infatti poi il mio amico vista la scena va a comprare le zolle nuove di spighe di plastica e rifà tutti i bordi e la striscia in mezzo della mulattiera.
Il mio sogno termina cosi,con una visione fantastica,di questa mulattiera rizollata a nuovo di plastica,con un bellissimo tramonto sullo sfondo e il sapore dell'estate.
Nell'era del consumismo e della sostituzioneda parte dell'uomo, di varie forme naturali con altre industriali,non stupisce più di tanto un sogno così,anche se molto singolare.Il rizollamento di prati di campagna ,nella loro perfezione sintetica a sostituire quelli naturali,magari calpestati,aridi ,bagnati e sciupati dagli agenti atmosferici.Cosi solo per la visione estetica.
"E' vero io sono una foresta e una notte di alberi scuri: ma chi non ha paura delle mie tenebre, troverà declivi di rose sotto i miei cipressi."