Una volta mi domandavo il perché i volontari non fossero pagati. Quelli che danno anima e corpo per aiutare il prossimo e in cambio ricevono solo altri grattaccapi.
Poi, attraverso il mondo dello studio, del lavoro e di tutto quello che ho visto in giro ho capito.
Perché diventerebbe un business. E ci sono già tanti enti umanitari che rubano danari attraverso la raccolta di fondi che riempono le tasche di qualche furbetto. Questo perché spesso non ci sono veri controlli soprattutto su associazioni che spuntano come funghi e ti propongono di aiutare questi o quelli.
Poi ci fu un periodo che mi chiedevo chi si meritasse davvero il mio aiuto.
Ad esempio l'elemosina. E se la dai a qualche zingarello che poi la porta dal padre ubriacone, sappiamo tutti che è così, per ricevere altre botte ed essere avviato alla prostituzione o al commercio di organi? Se i miei centesimi per quello strano tizio all'angolo che fa finta di zoppiacare, non servano per comprarsi per il cibo bensì per un'altra dose?
Poi, ancora dopo, nella mia personale crescita, mi sono chiesto: ma cosa importa? Cosa m'importa dove va ciò che ho donato? Perché quando doni, e se doni davvero, quella cosa non ti appartiene più. E' questo il senso del donare. Se giudico cosa ne facciano del mio aiuto sono io che sto perdendo qualcosa. Invece, quando doni davvero, hai un guadagno altissimo, profondo che non ha nulla a che fare con i soldi. Perché si tratta di un atto di amore. Senza volere nulla in cambio.
Ecco che se sentivo l'impulso di dare qualche euro a quel falso zoppo non frenavo più la mano. Ecco che se davo una carezza a una bambina che chiedeva soldi dopo che il prete l'aveva fatta uscire perché disturbava la funzione, pur essendo ateo, pur comprendendo la posizione sociale del prete, le davo qualcosina.
Non credo che parlare di quello che si fa per gli altri ci faccia bene. Perché il dono è qualcosa di intimo. Nostro. Nel momento in cui diventa vanto, diventa sporco, finalizzato, finto. Può essere utile sensibilizzare il prossimo nelle grandi campagne di raccolta fondi.
Ma trovo ancora più utile conquistare gli altri col proprio essere e senza pretendere che quello capisca o che dal tuo bene, quello che gli hai donato con l'ascolto, o con quattro spiccioli, per forza cresca qualcosa.
Sono sicuro che quella cosa sta comunque già crescendo anche se non la si vede.
Grazie Renato.
[Modificato da misterx78 26/01/2009 23:17]