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Anche le tradizioni orientali sfruttano le tecniche psicologice occidentali.

Ed ecco una tradizione che ho... sfiorato. Ne ho conosciute parecchie. Questa tradizione è quella di Ananda che deriva da uno dei discepoli di Yogananda che fondò la famosa SRF.

Il discorso che fa la ragazza, probàbilmente anche impegnata anche a livello sanitario, è da parte mia non totalmente condivisibile. Solo in alcuni casi e dopo una profonda preparazione medica è possibile utilizzare alcune pratiche legale all'ipnosi e al TA al fine di favorire recuperi psicologici derivanti da stadi ansiogeni.

Voglio soffermarmi su alcuni simboli che riconosco sullo sfondo...

Il simbolo sul drappo posto sulla parete è di origine sanscrita è contiene due sillabe che unite formano un suono pronunciabile sommariamente come la lettera greca Ohm.

La figura rappresenta un suono vibratorio che nella tradizione vedica procederebbe attraverso dei canali sottili attraverso alcuni corpi spirituali che costituirebbero l'uomo nella sua interezza non solo materiale.

Questo suono è udile in alcune pratiche di meditazione profonda e dagli adepti è spesso indentificato come un simbolo di progresso verso il miglioramento.

La statuetta sullo sfondo, acquistabile spesso da rivenditori in fiere o attraverso ristoranti indiani, o andando direttamente in India, dove costano niente, è probàbilmente costituita in lega d'ottone e raffigura la divinità Shiva che danza schiacciando un nano. Nella rappresentazione originale quel nano è posato sulla Terra, raffigurata, già oltre 5000 anni fa dagli studiosi indù, come sferica.

Il gesto della divinità è quello di schiacciare l'ignoranza di cui è simbolo il nano. Si tratta di ignoranza spirituale, il male del mondo.



[Modificato da misterx78 20/02/2009 02:05]