Mi trovo a leggere una deliziosa notiziola sul quotidiano che parla di un certo romeno, Ionel Surdu, di 37 anni, e domiciliato a Torino, che ha preso in ostaggio una connazionale, la porta a Lisbona per segregarla in una camera d'hotel dove la stupra per 15 giorni.
Non contento, la lascia libera. Sì, ma dalla finestra, lanciandola da un'altezza di 10 metri...
Ma il caro comunitario non è nuovo ai torinesi. Oltre ad essere indagato per violenza sessuale già nell'Ottobre del 2005 è indagato per violenze continuate verso giovanissime connazionali(questo a noi italiani ci rispetta), in un alloggio di San Salvario. Non contento, neanche lì, le obbligava a lavorare sul marciapiede.
Gennaio 2008. Questa è più recente. Viene arrestato perché è un boss 'violento e spietato', meditare sul connubio magico tra questi due termini, a capo di una banda che trafugava e rivendeva rame.
Sì, ma la banda era composta di minorenni tra i 12 e al massimo i 17 anni.
Tra i dodici e i diciassette anni.
Inoltre, da buon imprenditore, per motivare i dipendenti, chi rubava meno rame veniva legato da lui personalmente a un palo e sfinito a frustate. Insomma, fino allo svenimento. Così, per dargli la carica, diciamo! Come ulteriore incentivo si prendeva la gentile libertà di violentare, madri e sorelle delle vittime senza usare preservativi ed incurante totalmente delle gravidanze indesiderate e le malattie causate.
A lui non riguardavano questi particolari. C'ha da lavorare.
Scusate se ora, noi torinesi razzisti, a questo lo indaghiamo e magari lo vogliamo mandare in galera, così, solo 'perché romeno'...
"Piacere di conoscerti!"
[Modificato da misterx78 08/10/2008 23:49]