Pediatria: giovanissimi bulli per colpa di un ormone

Roma, 1 ott. (Adnkronos Salute) -

Adolescenti aggressivi e violenti in classe e fuori? Dietro i giovani bulli può nascondersi un problema ormonale.

Bassi livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, sono stati collegati al comportamento antisociale dei teenager maschi. In genere i livelli di questo ormone nel corpo si impennano nel caso di situazioni stressanti, per aiutarci a controllare le emozioni.

Ma i ricercatori dell'Università di Cambridge (Gb) hanno scoperto che questo non accade ai ragazzi che hanno alla spalle una storia di gravi comportamenti antisociali. La ricerca, pubblicata su 'Biological Psychiatry', suggerisce che i giovani pestiferi potrebbero essere a loro volta vittime di una forma di disturbo mentale, collegato a uno sbilanciamento chimico nel cervello.

L'aumento del cortisolo dovrebbe infatti rendere le persone più prudenti, e aiutarle a controllare le emozioni, in particolare il temperamento esplosivo e gli impulsi violenti.

Il team britannico diretto da Graeme Fairchild ha reclutato un gruppo di giovanissimi studenti britannici, con o senza storie di aggressività e violenza, e li ha sottoposti a un test.
I ricercatori hanno raccolto campioni di saliva dei ragazzi coinvolti in una situazione non stressante, per valutare i livelli dell'ormone in assenza di tensione.
Poi i controlli sono stati ripetuti immediatamente prima, durante e dopo un esperimento stressante. Così si è visto che, mentre i ragazzi in media mostravano picchi di cortisolo proprio in coincidenza con la situazione frustrante, i livelli erano bassi nei coetanei con alle spalle storie di gravi comportamenti antisociali.

Lo studio suggerisce dunque che violenza e aggressività dei giovanissimi possono avere delle basi biologiche, proprio come la depressione e l'ansia. "Se possiamo figurarci cosa di preciso impedisce una normale risposta allo stress, potremo essere in grado di disegnare nuovi trattamenti per aiutare le persone con gravi problemi di comportamento", spiega Fairchild.

Che pensa anche a futuri interventi mirati per le persone ad altro rischio. "Un possibile trattamento offrirebbe la chance di migliorare la vita degli adolescenti colpiti da questo problema, ma anche delle comunità di cui fanno parte", conclude il ricercatore.

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mah..secondo me alla base c'è solo una cattiva educazione.

o no?

@nounou@, 05/10/2008 11.27:

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ai ragazzi che hanno alla spalle una storia di gravi comportamenti antisociali.

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mah..secondo me alla base c'è solo una cattiva educazione.

o no?

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Beh il post dice una cosa interessante: che quei ragazzi che hanno avuto gravi comportamenti anticosiali potrebbero avere motivi ormonali. In effetti chi fa molto sport diminuisce il livello di cortisolo ottenendo maggiore calma e controllo delle proprie emozioni.

La desensibilizzazione, tipica di alcuni giovani, è un fenomeno in cui le emozioni non sono adeguate alla situazione affrontata. Questo può avvenire quando si è frequentemente soggetti a violenza, fisica o psicologica o anche virtuale. Ad esempio un ragazzo che sta ore e ore davanti al tv o usa videogiochi violenti per molto tempo all'inizio ha delle reazioni spiacevoli che col tempo diventano tollerate fino a scomparire.
E' il caso di quelli che fanno le stragi. Per loro fare fuori tanta gente non è che una specie di gioco. Non provano le emozioni censuranti che proverebbe una persona equilibrate tipo: orrore, senso di colpa, pietà, timore del nuovere l'altrui persone, etc etc...

Comunque sono d'accordo quando dici che in tanti altri casi sicuramente la maleducazione e il lassismo degli educatori porta a conseguenze poco giustificabili!

qualche tempo fa un mio operaio,una gran brava persona era sempre giù di morale,io conoscendolo da circa dieci anni,gli chiesi cosa stesse succedendo,lui mi spiegò che era a causa del comportamento del figlio,che gliene combinava di tutti i colori a scuola......
per tutti i colori intendo che il piccolo parassita,non contento di vedere il padre che si rompeva la schiena per farlo studiare,spesso bigiava le lezioni e quando c'era faceva delle cose di una cattiveria
esagerata nei confronti dei compagni(in special modo con quelli più deboli)......

ebbene,il padre preso dallo sconforto mi disse se potevo aiutarlo.....
bene bene dissi,non vuole andare a scuola???mandamelo che gli faccio vedere cos'è il lavoro.....

lo misi come manovale in una delle mie squadre,e il piccolo sbrufoncello,dopo tre giorni mi si presentò piagnucolante per le vesciche alle mani.......

io lo presi da parte e gli dissi che questa era la vita che faceva suo padre per mantenerlo nella vita ed a scuola.

sapete che questo fanciullo tornò a scuola,e con sorpresa di tutti migliorò,sia nel comportamento,e sia nel rendimento???

smettiamo di difendere queste piccole pesti,e mettiamoci nei panni dei compagni da loro picchiati derisi e filmati con il cellulare(solo per fare un esempio di quello che combinano).....o no ragazzi????

un salutone,Luca.

Lol in quel caso il cortisone è tornato subito nei giusti livelli!!!!!

devo dire che la cura del lavoro è molto efficace,per questi fanciulli super protetti,mandatemeli pure questi casti giovanotti,ve li rimetto io in carreggiata!!!