un grande pittore incompreso...

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zognetto
00giovedì 11 settembre 2008 00:38
aneddoti sulla vita di mio zio,pittore impressionista.
devo dire che la storia di mio zio è triste,come la maggior parte della vita dei pittori,famosi e non.......vi racconterò delle cose che rendono l'idea della tribulazioni del caro zio ,che non si è mai trovato a proprio agio in questo mondo,che come diceva lui,è fatto sopratutto di approfittatori e gente che guarda solo al portafogli...

"Quando ero bambino.c'era un signore un pò strano che frequentava casa mia,veniva di domenica ed aveva sempre in mano quelle che a me,che ero piccolo,sembravano delle piccole finestre di mondo ,questi oggetti erano quadri e lo zio di mia mamma,tale era il signore nostro ospite,non era altro che Paolo Bignotti.mai avrebbe pensato che le sue opere,in seguito avrebbero acquistato il valore odierno.frequentatore di osterie e di gallerie,questo mio parente dipingeva scene di vita rurale,oppure nature morte con frutta,pesce e selvaggina.è stato lui la prima persona che ho ammirato a dipingere,con non poca emozione e da cui ho preso la passione per la pittura.se non vi annoio ala prossima vi racconto le vicissitudini di questo pittore e le mie esperienze con esso,persona di alto valore morale e di grande umiltà.....

a dopo ragazzi....
zognetto
00giovedì 11 settembre 2008 00:46
andando indietro nel tempo.......
ricordandomi la figura del caro zio Paolo,mi tornano in mente tanta cose,in modo particolare le giornate passate a vederlo dipingere nel suo studio.....egli,al contrario del proprio aspetto(sembrava piuttosto burbero),era una persona buonissima,aveva sempre una parola buona per tutti, sempre pronto a dare una mano al prossimo........
mi ricordo che gli ultimi anni della sua vita,Paolo li passò lontano dalla famiglia,sempre preso dalla propria pittura.......
gli ultimi tempi,sono stati per lui i più brutti,sia per l'avanzare dell'età,sia per le difficoltà assai note a qualsiasi artista,che si sente spesso estraneo a questo mondo materialista e spietato,che ha poco a vedere con l'arte e con le persone che rinunciano a intraprendere un lavoro sicuro,senza soddisfazioni,e si buttano nel campo dell'arte con anima e corpo,e quando finiscono un'opera quasi piangerebbero per la soddisfazione.ebbene in questo periodo,lo zio sentiva avvicinarsi la fine e una notte scrisse una lettera toccante alla figlia,che con le ultime vicissitudini,aveva molto trascurato:

"CARA LA MIA E.,QUANDO AVRAI DISPIACERI DI QUALSIASI FORMA,RICORDA CHE IN UNA DELLE TUE LACRIME CI SONO IO,TUO PADRE,PERCHè TI SARò SEMPRE VICINO IN SPIRITO.CHIAMAMI E SENTIRAI CHE SARò CON TE SEMPRE.HO CERCATO CON TANTA FORZA DI DIMOSTRARTI CHE TI VOGLIO BENE(...)STACCARMI POI DALLE TUE CREATURE,MI SENTO COME MORTO O PEGGIO.ALLA MIA ETà TROVARMI QUI SOLO è VERAMENTE PESANTE.NON MI SEMBRA GIUSTO VIVERE COSì DISTANTE,ORA CHE HO TANTO BISOGNO DEL VOSTRO AFFETTO E COMPRENSIONE.FORSE SONO DIVENTATO DEBOLE:NON CE LA FACCIO PIù.LA MIA VITA è STATA UNA CONTINUA BATTAGLIA,TROPPO PESANTE PER ME.SPERO SOLO CHE DIO MI AIUTI E BENEDICA AIUTANDOVI IN BENE TUTTI VOI CHE SIETE DI CONTINUO NEI MIEI PENSIERI.A TUTTI TANTO BENE CON IL MIO AMORE,VOSTRO PADRE PAOLO"

poco tempo dopo egli morì in solitudine,genio incompreso,uomo di grande cuore e di immenso talento.ciao Paolo.
misterx78
00giovedì 11 settembre 2008 18:27
Mi spiace sporcare il tuo racconto con il mio intervento che va a spezzarlo, ma vorrei che mi raccontassi altro di questo tuo parente che ha influenzato il tuo senso estetico ed artistico.
La cosa mi interessa e mi fa anche male per certi versi per motivi che ti spiegherò, magari alla fine della sua storia. Hai anche suo opere da linkare?
zognetto
00giovedì 11 settembre 2008 18:48
un'opera dello zio paolo????
[IMG]http://[/IMG] eccone una ragazzi.

per qunato riguarda l'influenza che ha avuto la pittura di mio zio sulla mia,ti posso dire che più che altro mi ha trasmesso la passione per questa nobile arte,anche perchè ero piccolo quando frequentavo il suo studio......

a dopo ragazzi,vado a vedere se ho delle altre opere dello zio.

un abbraccio. [SM=g7990] [SM=g7990]
misterx78
00venerdì 12 settembre 2008 08:12
Bel dipinto.
Anch'io sono stato influenzato da uno zio da parte di mia madre. Lui suonava la chitarra classica e si accorse che ero portato per la musica. Mi mise presto in mano tastierine e poi tastiere.
zognetto
00sabato 13 settembre 2008 19:14
Ritorno indietro nel tempo.......
parlando dello zio paolo,mi vengono in mente tanti aneddoti,che ricordano il carattere istintivo e spontaneo dell'artista,mi ricordo una volta,molto tempo fà,ci fù a brescia una mostra di pittura impressionista,lo zio venne a casa mia e chiese a mia mamma se aveva il permesso di portarmi con sè a visitarla.....
mia mamma,un pò preoccupata,per il mio carattere fin troppo vivo,acconsentì,dicendo al caro zio di darmi pure due scapaccioni se avessi infastidito lo zio facendo troppe domande..........alchè lo zio si mise a ridere,affermando" ben venga questa
curiosità per l'arte,oggi che la gente la snobba,e considera gli artisti gli artisti dei pazzi......andiamo Luca"
ci mettemmo in viaggio con la lambretta dello zio,ed una volta giunti al museo mio zio mi disse"mah,questi francesi,
dicono che siano bravi,Luca,andiamo un pò a vedere!!!!!"ebbene,seguìì lo zio ed entrammo,grandi saloni,opere bellissime,
lo zio che mi guardava come per avere,senza parlare,un mio parere.......
Poi ad un certo punto,davanti ad un quadro di Pissarro restò senza fiato,lo vidi avvicinarsi prima per allontanarsi poi,
per avvicinarsi di nuovo...........
gli chiesi cosa succedeva,ma egli era come in trance,non mi sentiva......
quando arrivammo a casa mi mandò a dormire,prese la lambretta,andò in paese,eccitato come un bambino,si recò nelle osterie che di solito frequentava,offrendo da bere a tutte le persone che trovava,ripetendo come un ossesso,in dialetto,
"ie i me culur,ie i me culur" "sono i miei colori,sono i miei colori".........poi lo videro andare nel negozio dove comprava il materiale per dipingere,ed uscire con dei colori nuovi.
ebbene,dicono che si chiuse nello studio e dipinse per tre giorni di seguito,e lo trovarono svenuto dalla fatica......
una dimostrazione di passione genuina,di amore infinito,per una delle cose più belle al mondo,la pittura.........

un abbraccio ragazzi!!!!
misterx78
00sabato 13 settembre 2008 20:20
Incredibile! era un pittore con una vera passione, un vero artista!
zognetto
00domenica 14 settembre 2008 12:13
un critico d'arte cosi descrisse l'incontro con lo zio Paolo....
"arrivare nella grande piazza del paese,dal perimetro che non finisce mai,percorrere un centinaio di metri o poco più.premere un campanello.Aprirsi di una porta.ed appare lui,il pittore Bignotti.Mi avevano detto,alla lustra trattoria!"le due chiavi":
"se vuole trovare l'autore di questo quadro che pende dalla parete e che la diverte tanto,faccia questo percorso...

Lui,il pittore,niente convenevoli.Asciutto,mi guarda;"mi pare di conoscerla".

Poi dice di avermi,forse conosciuto in una galleria d'arte.Ed osserva con un che distaccato"normalmente non ci vado a mostre personali.Amo fare soltanto il pittore:i miei quadri me li metto qua attorno.A volte discorro un pò con loro".

"vuole acquistare qualcosa di mio?.....Ho poca roba .E,a dirle il vero,le cose mie più belle amo tenermele accanto.Non hanno prezzo,almeno per me.....Vede?questi ritratti,questi volti me li tengo volentieri accanto.Gli discorro insieme quando voglio.Può capitare a volte ch'io mi senta.."solo?"...non è cosi del tutto.Almeno un poco.Sono le ore più belle della mia giornata.
Perchè(debbo dirglielo)a queste cose sono legato come un 'incisione al suo metallo.Io,il pittore,lo faccio perchè non potrei farne a meno,altrimenti......"

e se ne andava,con la mente ad inseguire i suoi colori,le sue sfumature,senza più curarsi di proseguire.........

questo spiega quanto fosse strano,ma anche genuino il personaggio Bignotti.....
zognetto
00domenica 14 settembre 2008 19:17
Ragazzi,mi ricordo una volta,all'osteria.....
Ciao ragazzi,senza dubbio,gli artisti sono molto spesso delle persone strane e bizzarre,ma raramente ho visto dei pittori cattivi di carattere,anzi,sono spesso persone umili e disposte spesso ad aiutare il prossimo.questo mi ricorda un episodio accaduto in un'osteria della bassa bresciana:mio zio se ne stava seduto in un angolo ammirando delle opere appese alla parete,come spesso capitava,assorto in chissà quali pensieri,quando la sua attenzione fù attirata da una discussione presso il bancone del bar,dove l'oste,una persona non certo delicata stava quasi per aggredire un povero anziano,forse un pò alticcio,reo di avere indietro un conto non pagato.la gente,naturalmente,guardava divertita la spiacevole scena aizzando ancora di più il miserabile barista.ad un certo punto Paolo si alzò di scatto,si avvicinò al padrone del locale e gli bisbigliò qualcosa,poi prese l'uscita e ritornò con un piccolo quadro,lo diede al barista,prese da parte l'anziano signore ed uscirono insieme,evitandogli così ulteriori umiliazioni.quando seppi cosa disse al barista,che subito abbassò lo sguardo con vergogna,ammirai in modo ancora maggiore questa persona,egli per mettere fine a questa vergognosa scenata gli disse "stupido,quel signore ha l'età di tuo padre,fecero la guerra insieme,pensaci un pò sù e vergognati".i presenti dicono che il pittore non abbia più messo piede nell'osteria ed all'entrata,sulla parete sia ancora oggi,a distanza di trent'anni,appesa la piccola opera del buon PAOLO.uno è solo uno degli aneddoti che rendono l'idea di quale bontà d'animo alloggi spesso nelle persone chiuse e apparentemente scostanti come i pittori.

Lo zio Paolo preneva spesso ispirazione dalle persone che frequentavano le osterie,cosi un bel giorno,entrando nel suo studio,vidi il signore maltrattato dal barista in un bel ritratto appena finito dal buon Paolo....... [SM=g7987] [SM=g7987]
misterx78
00domenica 14 settembre 2008 20:32
A volte si può sembrare burberi e schivi e dentro avere un mare di sensibilità.
Basta uno zefiro di cattiveria per increspare le onde.
zognetto
00giovedì 6 novembre 2008 20:36
Una volta all'osteria......
Ciao ragazzi,ho sfogliato l'album dei miei ricordi per raccontarvi una storia sul pittore in questione.un giorno si era in una trattoria,io e la mia famiglia,il padrone era amico del BIGNOTTI,e non di rado esso portava delle sue opere in cambio dell'ospitalità e di un buon pranzo.pochi giorni prima il pittore aveva appeso una sua opera nella sala principale,una natura morta con della selvaggina....,davvero un quadro alla Bignotti.

Ad un certo punto,entrò un signore e si avvicinò con lo sguardo all'opera appesa alla parete,chiamò l'oste e disse:
"bella questa natura morta con queste due beccacce,chi l'ha fatto?"

l'oste si mise a ridere dicendo:

"ha detto due beccacce,signore?provi ad allontanarsi dal quadro".

il signore,molto incuriosito così fece e con immensa sorpresa contò le beccacce,due,tre,quattro... ebbene,le beccacce erano sette.....!!!!!!!

A volte i dipinti del buon Paolo avevano qualcosa di magico,che appariva e scompariva solo a cambiare il punto da cui si guardavano......
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