TEST AUTODIFESA

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misterx78
00mercoledì 24 settembre 2008 09:18
Situazione estrema e paurosa






Vi trovate in un luogo pubblico. Provate a visualizzare nella vostra mente la scena. Siete nella sala d'attesa del vostro medico curante. O alla posta. O in banca. O ancora in un piccolo supermercato, di quelli all'angolo. Tutti posti piccoli. Dove l'uscita è una sola, quella che coincide con l'ingresso del locale.


A un certo punto entra un uomo. Trasandato. Sporco. Barba e capelli lerci e lunghi. Indossa un lungo impermeabile e... shock!

Estrae una serie di armi da fuoco corte e lunghe.


Comincia a fare fuoco...


Ora, la domanda è questa: in una situazione simile, mentre vedete la gente intorno a voi che cade uno a uno, non ci sono vie d'uscita e sentite che tra poco toccherà a voi, solo qualche secondo prima che quel pazzo mirerà anche a voi...

Desidereste avere un'arma con voi per provare ad avere almeno una possibilità?

Prima di rispondere d'impulso, vi invito ad essere estremamente sinceri, a visualizzare la scena, a immagginare che lì con voi stanno per perdere la vita, insieme a voi, decine dipersone innocenti e che magari, vicino a voi, c'è un vostro figlio, un parente, un amico...


Ora vi ripeto la domanda: desiderereste avere un'arma con voi?








misterx78
00mercoledì 24 settembre 2008 09:21
Io ho risposto sì, assolutamente sì. Ma spiegherò dopo le mie motivazioni.

A' vous.
)lullaby(
00mercoledì 24 settembre 2008 13:12
istintivamente rispondo di si
in una situazione del genere è legittima difesa
misterx78
00mercoledì 24 settembre 2008 13:12




Bene, io ho votato sì perché non vedo l'arma come qualcosa di negativo in sè per sè. L'arma diventa pericolosa quando diventa oggetto di violenza gratuita. Io sono contrario alla violenza gratuita. Ma sono favorevole alla difesa personale. Spesso la società confonde la violenza gratuita con la difesa personale. Si tratta di concetti ben distinti. La violenza gratuita è quella dei teppisti, quelli che scassano ogni cosa, aggrediscono gente innocente, alzano le mani senza motivo o la mischiano ad altri reati, come il furto, commettono omicidi efferati per futili motivi...
La difesa personale, anche molto pesante, invece, la vedo come un diritto dove se una persona viene aggredita e vede la propria incolumità fisica violata o quella delle persone care minacciate la violenza fisica diventa necessaria. E va fatta senza sconti.

In una situazione limite come quella che ho descritto ovviamente desidererei avere un'arma da fuoco e anche bella potente. Anzi penso che moltissimi, anche quelli che si dicono contrari a priori alle armi, di fronte al 'o tu o io' vorrebbero avere la massima efficacia difensiva. E certamente non credo che anche chi sappia sparare bene, in una situazione simile, penserebbe a mirare alle gambe...

Inoltre non vedo perché un delinquente, un pazzo, come spesso succede nei fatti di cronaca, abbia il diritto sacrosanto di entrare in un locale e fare fuoco a destra e a manca mentre un onesto cittadino, SANO DI MENTE, innocente e retto a livello giuridico, non debba avere il diritto sacrosanto di potersi difendere e difendere i propri cari o gente innocente da certe aggressioni attraverso un'arma da fuoco...

A mali estremi, estremi rimedi...








)lullaby(
00mercoledì 24 settembre 2008 13:14
ho votato si
ma sinceramente non ho idea se avrei coraggio di uccidere
credo che una situazione del genere per quanto puoi immaginarla non è mai come viverla e spero di non viverla MAI
zognetto
00mercoledì 24 settembre 2008 21:02
voto si,sicuramente vorrei avere un'arma con me!!!!!!!
mi ci sono trovato in brasile in una situazione del genere,avevo la pistola puntata contro durante una rapina,chiuso in un taxi.....è stata la prontezza del taxista che ha salvato me e la mia ragazza,nella favela di Recife......però in quel momento ho detto al taxista di dare subito i soldi ai rapinatori.......non ho pensato ad poter avere un'arma!!!!!!sarebbe stata la miccia che avrebbe fatto succedere il peggio!!!!
naturalmente questa è una situazione diversa da quella descritta da Mister........ma me la sono fatta sotto!!!!!!!

cmq,sarebbe meglio potersi difendere!!!!!! [SM=g7987]
misterx78
00giovedì 25 settembre 2008 00:00
I condizionamenti religiosi, i tdg

Credo che nei momenti estremi l'istinto di conservazione e quello che ci siamo creati, coscienza acquisita, vadano in conflitto. Idee religiose, stato d'animo, ma ancora di più quello che si è dentro, possano influenzare in maniera diversa le reazioni.

E' un pò, per citare certi esempi che fanno contro i cattolici, i tdg, uno che si trovi in un letto di morte e dica tra sè: 'Dio aiutami' o 'Madonnina aiutami'! Cioè è molto grande l'associazione dei pensieri che sono stati fatti per tutta la vita al punto di divenire molto profondi e automatici in certe situazioni.

Ecco che magari una persona molto religiosa ma non abituata all'agire magari si farà il segno della croce, mentre un civile che va 3 volte a settimana al poligono estraerebbe velocemente la sua amichetta dalla tasca e continuerebbe a fare fuoco mirando a punti vitali quali collo, torace, testa, centro addome, anche mentre un individuo pericoloso e sfrenato come quello che ho descritto cadrebbe a terra visibilmente ferito e impossibilitato a creare altri danni alle persone.

Una persona addestrata, anche a livello civile, che magari faccia alcuni sport di difesa personale, dalla boxe agli sport di contatto orientali, impara per istinto che fare del male è sbagliato. Ma se si dovesse difendere allora dovrebbe mettercela tutta e continuare a colpire fino e oltre ad avere la certezza(stiamo parlando del fatto del 'o tu o io o mio figlio, etc') che il potenziale omicida sia stato fermato.
Una persona di poligono che si addestra bene accumula delle reazioni velocissime e se decide in mezzo secondo che la situazione è grave ha una grande capacità difensiva con la propria arma. Addirittura, l'America ci riporta tanti esempi di negozianti che hanno una mente più fredda e veloce del delinquente che entra in negozio col fucile tremando come una foglia e urlando: "dammi i soldi o ti freddo!".

Riguardo alla corporatura fisica le armi da fuoco livellano le capacità muscolo-scheletriche dell'individuo.

Anche un Davide può uccidere un Golia con una piccola pistola revolver.

Inoltre per la difesa sono diffuse piccole pistole, spesso non semiautomatiche, ma dei revolver a 5 colpi, che stanno nel palmo aperto, con un buon grip, o presa, che non hanno appigli o punte esposte e che nell'estrazione potrebbero impigliarsi nella tasca o nel vestito o altro. Esistono armi dedite alla mira 'istintiva', cioè che sono calibrate a livello morfologico e di peso in modo tale che l'atto di puntare verso il bersaglio abbia notevolissime possibilità di fare centro in quanto l'arma facilita il prolungamento delle dita e della posizione della mano...

Insomma la difesa è un'arte dove l'uomo si è dovuto cimentare da sempre. E questo ci fa capire quanto assurda sia quella frase 'se tutti fossero tdg non ci sarebbero guerre' perché non esiste un mondo che ci viene venduto da certe ideologie, anche se tutti lo vorremmo, ma, non c'è. E non guardare in faccia la realtà, a mio parere, soprattutto in megalopoli come New York o Los Angeles dove alle 18 di sera girano le baby gang con catene e coltelli e chi beccano per strada prima lo derubano, lo malmenano e poi lo struprano, secondo me è cedere a un buonismo dannoso e ceco.





)lullaby(
00giovedì 25 settembre 2008 07:32
Quando ero tdg ricordo che una Svegliatevi parlava proprio di questo argomento e cioè come dovrebbe comportarsi un tdg in una situazione di estremo pericolo, c'erano anche esperienze di tdg che erano stati presi in ostaggio...proverò a fare una ricerca dato che conservo ancora i cd rom della società, se riesco a trovare l'articolo , scrivo qualcosa.
misterx78
00giovedì 25 settembre 2008 14:45
Già! Chissà come reagirebbe un TdG convinto! Loro sono contro le armi...
)lullaby(
00giovedì 25 settembre 2008 21:48
Re:
misterx78, 25/09/2008 14.45:

Già! Chissà come reagirebbe un TdG convinto! Loro sono contro le armi...




questo lo ricordo bene
sono circa 4 anni da chè mi sono dissociata e devo dire che sono riuscita a rifarmi il lavaggio del cervello espellendo molte delle cose che mi erano state impresse nella mente attaverso il plagio mentale , ma le tracce di 14 anni nei tdg rimarranno a vita, dicevo:
un tdg in una situazione del genere dovrebbe invocare a voce alta il nome di Geova , per ricevere aiuto direttamente da LUI e anche perchè secondo la bibbia , invocare il nome di dio è una protezione.
kelly70
00venerdì 26 settembre 2008 21:31
Anche io voto sì, ovviamente.

Questa è la dimostrazione che bene e male non sono concetti assoluti ma relativi.

Uccidere qualcuno non è sempre un male. Se uccidendone uno ne salvi 100, uccidere quell'uno diventa giusto, se sta commettendo un reato.

Le religioni tendono ad estremizzare ed assolutizzare i concetti, ma questo è necessario per controllare le menti delle persone e impedire che stabiliscano da sè, cosa è bene e cosa è male.

In realtà se ricordate l'episodio del Paradiso Terrestre, era stato Dio a stabilire che mangiare quel frutto era male. Era male perchè avrebbe dato all'uomo la conoscenza e la libertà di decidere, ed era questo che il fantomatico Dio non voleva...

Ciao
Kelly
misterx78
00sabato 27 settembre 2008 22:47
Re:
kelly70, 26/09/2008 21.31:



In realtà se ricordate l'episodio del Paradiso Terrestre, era stato Dio a stabilire che mangiare quel frutto era male. Era male perchè avrebbe dato all'uomo la conoscenza e la libertà di decidere, ed era questo che il fantomatico Dio non voleva...



Il che vuol dire che coloro che hanno creato le religioni vogliono controllo e non libero arbitrio.

Un pò perché l'uomo effettivamente si autodistruggerebbe se desse sfogo a tutte le sue passioni, i suoi desideri e la parte più animalesca di sè.


Un pò per il potere stesso che riceve colui che è capo di una religione di qualche tipo.






misterx78
00sabato 27 settembre 2008 22:49
Re: Re:
)lullaby(, 25/09/2008 21.48:




questo lo ricordo bene
sono circa 4 anni da chè mi sono dissociata e devo dire che sono riuscita a rifarmi il lavaggio del cervello espellendo molte delle cose che mi erano state impresse nella mente attaverso il plagio mentale , ma le tracce di 14 anni nei tdg rimarranno a vita, dicevo:
un tdg in una situazione del genere dovrebbe invocare a voce alta il nome di Geova , per ricevere aiuto direttamente da LUI e anche perchè secondo la bibbia , invocare il nome di dio è una protezione.



Secondo me, in quel caso, scusa se abbasso un poco il tono della discussione con una battuta, ma il folle sulla porta direbbe: "Un testimone di Geova! E pure quààà!!!".

E lo mitraglia per primo...



[SM=g7382]


kelly70
00domenica 28 settembre 2008 00:38
Re: Re:
misterx78, 27/09/2008 22.47:


Il che vuol dire che coloro che hanno creato le religioni vogliono controllo e non libero arbitrio.

Un pò perché l'uomo effettivamente si autodistruggerebbe se desse sfogo a tutte le sue passioni, i suoi desideri e la parte più animalesca di sè.


Un pò per il potere stesso che riceve colui che è capo di una religione di qualche tipo.










Secondo me non è la regola o la proibizione che impedisce all'uomo di dare sfogo ai suoi istinti.

E poi dovremmo specificare di quali istinti stiamo parlando.

L'istinto umano è quello della sopravvivenza, attraverso il nutrimento (per se stesso) e attraverso il sesso (per la specie). Questo è naturale, il resto sono aberrazioni.

La morale impone regole a seconda degli usi e dei costumi, quello che oggi è lecito ieri magari non lo era, e se per alcuni popoli è morale avere più mogli, per altri non lo è. Potresti tu dire cosa è giusto o sbagliato "oggettivamente"?

Anche lo stesso omicidio di cui parlavamo prima non ha riscontri oggettivi di giusto o sbagliato.

Secondo me non servono le religioni per rendere etica una persona. Prova ne siano tutte le malefatte che avvengono all'ombra delle varie chiese.

Ciao [SM=g8106]
Kelly
..Anna..
00sabato 4 aprile 2009 13:46
Re:
misterx78, 24/09/2008 13.12:





Bene, io ho votato sì perché non vedo l'arma come qualcosa di negativo in sè per sè. L'arma diventa pericolosa quando diventa oggetto di violenza gratuita. Io sono contrario alla violenza gratuita. Ma sono favorevole alla difesa personale.





La penso allo stesso modo. E in una situazione uguale a quella che hai ipotizzato devo confessare che non ci penserei due volte a servirmi dell'arma.
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