Sogno atrocemente assurdo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
misterx78
00martedì 22 aprile 2008 05:02
14 Apr 2008
Sono nella mia vecchia casa dove ho vissuto da piccolo. Ad un certo punto arriva mia nonna vestita con un maglione grigio e una gonna e scarpe scure. Inoltre indossa una largo scialle di colore blu di lana. Al piano superiore c'è un mio zio che sento parlare male di me usando gli epiteti i più disparati. Io decido di rimanere da solo e di non salire. Entro nella mia stanza. Metà porta rimane però aperta anche se io, all'inizio, credevo fosse tutta chiusa. Mi sollevo in volo dal terreno e mi posiziono dritto e immobile su un mobile di ferro rosso in modo da non farmi vedere mentre mia nonna mi cerca. Anche se lei è al di là della porta ho la sensazione che possa vedermi attraverso le fessure della porta. La porta è ancora aperta a metà ma io sono convinto che sia chiusa completamente. Mia nonna si posiziona dietro la metà sinistra e mi chiede più volta di uscire. Io non rispondo. Poi, dopo un poco, le dico che non salgo. Sento che dice qualcosa per descrivere quello che sto facendo a mio zio che dice che c'è qualcosa che non va a fare quello che faccio io. Tipo stare sospeso in aria sopra un mobile.
Mi avvicino alla porta e noto che è semi aperta. Mi prodigo a chiuderla completamente solo che le mie mani affondano più volte nel legno bianco. Alla fine riesco a chiuderla. Ritorno a nascondermi in quella posizione sul mobile. Mentre torno indietro affondò più volte nel terreno e vedo le cose in obliquo da una parte all'altra come quando si muove male una telecamera.
A quel punto si presentano due individui. Una signora e un un tizio. Entrambi volano come me per la casa ma non riescono ad entrare nella stanza a causa della porta chiusa. La signora dice al tizio: insisti tanto riusciremo ad entrare. Il tizio indossa qualcosa di chiaro sopra e di scuro, tipo un jeans blu scuro, sotto. Riesco a vederlo attraverso la porta che è come se si squarciasse o che si piegasse in un modo del tutto indescrivible per permetterci di parlare con lui. Il tizio ha una voce comune e rivela una persona attiva ma un pò nervosa. Ha gli occhi scuri e lucidi. Il viso chiaro. I capelli lunghi vi sotto le spalle. Comincia a dirmi che mi conviene farlo entrare. Io non gli rispondo. Lui isiste. E ogni tanto butta qualche parola alla signora che si è allontanata prima in un'altra stanza e poi lontanissima forse di kilometri ma che so che può sentirlo ugualmente. A quel punto si infila un poco nella specie di squarcio che si è creato tra la parte superiore destra della porta e il muro. Mi allunga una mano e gliela dò, La sua stretta è forte. Noto che indossa una maglia a righe di lana bianca. Nel darmi la mano ed allungarsi sopra la porta scopre gran parte dell'avanbraccio e noto che ha parecchie vene scoperte. Osservo attettamente il suo volto. Non è nessuno che conosca. Sembra volere qualcosa da me, ma non capisco bene cosa. A quel punto estrae un bicchiere di plastica piccolo da dietro le spalle e mi dice: caffè? Sta per ritirlo quando gli dico: se me lo offri lo prendo... E lui me lo da. A quel punto riesce a tirarmi attraverso la porta. La mia testa si incastra nel muro. Ma lui tira più forte e la testa attraversa il materiale dandomi la sensazione di entrare in liquido denso e sentendo un rumore particolarissimo. Quando mi ritrovo all'esterno della camera osservo i soliti suppellettili che si trovano in casa ma quel tizio è scomparso. Sento delle voci in lontananza. Dicono: ora non puoi più vederci perché siamo a livelli diversi in questo momento. Vicino l'uscio di casa sento dei passi. Capisco che è all'esterno. Mi posiziono di nuovo sopra un mobile e decido di diventare piccolo piccolo per non essere visto. Si apre la porta ed è mio padre con una valigia marrone usurata. Lascia la valigia in terra e sale al piano di sopra. A quel punto penso: sarebbe meglio andare via da quì. Dietro la porta si genera uno strano vortice di colore blu. Tutto intorno si formano dei bracci luminosi di tonalità più chiara. Il centro mi ricorda una mandorla verticale ma con un blu molto intenso. Lo strano vortice non genera alcun suono. Sento: devi avere il coraggio di attraversarlo. Mentre lo osservo attentamente mi sento attirato da quel vortice e alla fine cedo e mi lascio trasportare al suo interno. Mi vedo trascinato in una specie di tunnel in cui non riesco a capire dove sia l'alto o il basso, la destra o la sinistra. La mia mente razionale è ben sveglia: ma sto sogno è proprio intenso! Penso mantenendo la più assoluta calma. Osservo le pareti di questo tunnel e mi ricordano quasi delle mucose di una grande gola. In fonda arriva una luce bianca da cui si staccano delle piccole particelle luminose, non più grandi di biglie. Mi sento fisicamente catapultato contro quella luce sul fondo, verso l'uscita e mi ritrovo in un grande campo ricoperto di erba. E' pieno giorno. Mi concentro ma non sento entrare l'aria fresca nelle narici e non sento il calore sulla pelle nonostante il Sole caldo. Capisco ancora meglio che si tratta di un sogno di quelli strambi. In lontanza vedo scendere dalla piccola salita due figure. Mi giro un attimo dietro di me e noto una fila di alberi. Forse pini. Mi rigiro verso le figure ma una torna indietro l'altra si è fatta più vicina. Distinguo bene che si tratta di una persona che conosco. Quando mi si è fatta vicina le chiedo: ma che ci fai quì(nel mio sogno)? La figura è un ragazzo sui 25 anni, porta il pizzetto scuro e i capelli neri mossi. Mi dice: stavo facendo un giro e tu mi hai pensato. Poi ci ritroviamo all'interno di una casa di legno che risulta essere la casa di questo mio amico nel sogno. Attraverso la finestra osserviamo il luogo dell'incontro di prima. Poi mi parla di qualcosa sul computer. Mi ritrovo a parlare con lui attraverso il computer. Lui mi mostra una ragazza che presenta come la sua. E' vestita da sposa. Ha i capelli neri lunghi raccolti dietro a coda di cavallo. Lei se ne va a correre sul prato. Io dico al mio amico: guarda come non mastico più. E mi vedo all'esterno a occa a perta. Lui mi manda un link di un locale nuovo che hanno aperto vicino al paesino dove abita. Io lo vedo e vedo attraverso il computer la pubblicità del nuovo locale bowling. C'è una ragazza di colore che fa parecchi numeri stupidi per attirare l'attenzione. Poi mi sveglio(in realtà il sogno continua) e decido di alzarmi. Osservo per la strada e vedo un sacco di macchine affollate. Piove anche un poco. D'un tratto un auto comincia a suonare a più non posso e la cosa mi disturba parecchio. Forse è l'antifurto. Noto, infatti, che l'auto ha le 4 frecce che lampeggiano e non c'è nessuno al suo interno. Mi allungo dalla finestra con le braccia fino a colpire più volte l'auto di sotto e la scuoto fino a quando arriva un tizio correndo e mi chiede scusa e fa smettere l'antifurto. Osservo le mie braccia che si erano allungate in quel modo e le vedo trasparenti di colore bruastro. Inoltre sono molto più sottili del normale. Mentre le guardo mi ritrovo in orrizontale sul letto. Un altro sogno, penso. Nel fare ciò apro gli occhi(sul serio) un poco. Poi li richiudo e ancora nel dormiveglia sento dei passi per casa. Poi questi passi corrono verso di me. Sembrano quasi tacchi. Il rumore si fa intenso e me li sento arrivare quasi vicino al mio letto anche attraverso la porta chiusa. A quel punto mi siedo di colpo sul letto e mi guardo intorno per un attimo(Questa volta perfettamente sveglio ma con pò di agitazione addosso).
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:25.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com