La collina

Mi trovo prima ai piedi di una collina. E un giorno di primavera, fa caldo, il sole è alto nel cielo.
Incontro alcuni miei amici che stanno cercando legna in un bosco. Poi entro in una casa, che riconosco come mia, una specie di baita montana in parte in pietra grigia e in parte in legname. C'è un bel caminetto e vicino trovo mia madre e mio padre che discutono animosamente. Poi arriva una specie di lupo nero che comincia a parlare prima con loro e poi mi dice:
"Non pensi dovresti andare a prendere un pò di legna anche tu?".
Allora faccio per girarmi verso la porta e noto che al posto di mia madre c'è ora una signora vestita di scuro. Mi ricorda un pò quelle anziane di una volta e non so perché so che è albanese.
Questa signora gira con un mestolo una minestra di fagioli dentro una pignatta nera di fuliggine che sta sospesa sul fuoco. Io mi domando come faccia a stare in aria. E la signora anziana mi dice che si tratta di un fenomeno magnetico della montagna.

Esco per fare la legna, ma, invece di andare nei boschi a cercarla, salgo su una specie di tappetto fatto di erba che funge da mezzo di trasporto. Questo mi porta fin sopra la collina dove c'è una larga grotta. L'entrata è fatta di legno e al suo interno trovo uno sconosciuto con due grossa paia di lenti con una montatura. Noto due ampie scrivanie: una azzurra, sull aparete di sinistra, con un disegno di un delfino che salta su un'onda e un'altra tradizionale di legno, al centro della stanza. Gli dico che mi piacciono molto e aspetto che lui se ne va. Faccio fina di uscire ma poi torno indietro e riguardo la stanza che vorrei fosse mia. Penso che ci sono due ottime scrivanie buone per studiare e che l'ambiente è tranquillo e adatto a me.