Da prostituta sono finalmente felice.

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misterx78
00sabato 10 luglio 2010 03:08


'Ed anche un voler chiarire che se avessi continuato a studiare, ad attanagliare il mio cervello e il mio tempo sui libri per anni, e se avessi rinunciato a tutto quello che ho adesso, forse cose frivole... io dico di no. E se poi avessi leccato il sedere a qualche dirigente, per fare le fotocopie qualche anno non pagata nella sua azienda per poi forse sperare in una assunzione ma con l'aggiunta di un ... ogni settimana. Beh, sapete che vi dico? Non sarei stata una persona migliore di quella che sono adesso... sarei stata solo più infelice.'


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Da prostituta sono finalmente felice


Ciao a tutti, è un paio di volte che sono passata per questi forum. Carini ma mai ho avuto voglia di partecipare alle varie discussioni. Oggi per la prima volta mi sono accorta del tag sulla prostituzione, ho letto come al solito tante testimonianze gran parte delle quali sono convinta siano false. Le solite squinzie 18enni che usano il web per inventarsi trasgressive identità. E di contrappeso la solita, bigotta, angosciante morale perbenista e bacchettona delle cosidette "persone per bene".

Vorrei raccontarvi la mia storia di studentessa squattrinata e apatica prima, a donna ricca e soddisfatta dopo. Ora. Non entrer nei dettagli della mia vita perchè preferisco mantenere un minimo di privacy. Vi scrivo solo che Non ho ancora compiuto i 27 anni, sono del sud italia ed appartengo ad una famiglia di impiegati statali. Finito il liceo come molti ragazzi ho lasciato il nido sicuro ma noioso e insoddisfacente della mia casa per trasferirmi nella capitale. Ho preso in affitto un letto in una stanza che condividevo con un'altra ragazza. Una grassoccia e banale commessa dei supermercati PAM. L'appartamento era in una zona squallida, non aveva niente del bello della capitale. Palazzi vecchi e fatiscenti, strade sporche e strette. I soldi erano pochi. Bastavano solo per l'affitto, i libri, l'abbonamento dei mezzi, un pacchetto di sigarette da 10 ogni due giorni, qualche ricarica, e il cibo rigorosamente del discount. Ogni tanto mi concedevo il cinema o la pizza comprata dagli indiani sotto casa con le mie coinquiline. Ho capito che ero povera. Ero una morta di fame. Una squattrinata del ... La mia famiglia aveva debiti e non poteva offrirmi di più. Mi cercai qualche lavoretto. Imbustamento lettere, volantinaggio, dog sitter. Gli studi andavano male, non avevo entusiasmo, vivevo in un costante limbo di costrizione e tristezza. Vivevo la mia giovinezza mediocramente, senza entusiasmi. Non uscivo mai perchè temevo di non arrivare a fine mese, non richiamavo mai le persone perchè ero sempre senza credito e quelle dopo un po' non mi cercavano più. Il mio chiodo fisso era diventato il denaro, non vagonate di denaro come Paris Hilton. Ma quel tanto che bastava a potermi godere una città meravigliosa come la capitale.. con i suoi teatri, i suoi multisala, i suoi meravigliosi negozi pieni di oggetti stupendi. Era ovunque un continuo invito a comprare. Un jeans, un biglietto per uno spettacolo, un dolce, un cosmetico.

Un giorno navigando su internet mi imbatto in un sito di annunci. Gente che cercava gente. Sopratutto uomini che cercavano compagnia femminile, e per averla erano disposti anche a regali danarosi. Senza pensarci risposi all'annuncio di un signore di latina, che non si soffermava molto sul compenso ma la descrizione della sua persona era dettagliatissima. Operaio presso una ditta di telai. Senza moglie e senza figli, pulito, buon conversatore, amante dei saggi storici, disponibile ad ospitare e cose del genere. Voleva una donna pulita, dall'abbigliamento semplice, non troppo matura nè grassa disposta a dargli piacere con la bocca. Mi rispose dopo un giorno. Scrisse che preferiva persone del posto perchè lui non viaggiava. Mi invi due sue foto, un primo piano e una di lui nudo. Sembrava più vecchio di come scriveva, aveva molti capelli, lineamenti gradevoli, occhi neri, corpo robusto ma tonico. Il suo pene era normale, un bel pene ma senza pretese. Mi soffermai sulle mani e sui capelli. I capelli erano in ordine, sembravano puliti. Anche le mani nonostante facesse l'operaio erano candide con delle belle dita e unghie curate. Gli risposi chiedendogli di aggiungermi al messenger. La sera me lo trovai on line. Senza neanche salutarlo gli accesi la cam. Poi lo salutai ed aggiunsi che se il compenso valeva la pena ero disposta a viaggiare. Scrissi altre poche cose su di me. Mi rispose che mi trovava bellissima, che era disposto a darmi 80 euro, era disposto a prendermi in stazione e riportarmi dopo e a pagarmi il biglietto del treno. Non voleva che ingoiassi, voleva solo che fossi appassionata e non frettolosa. Mi avrebbe dato 80 euro. Il guadagno c'era. Ci mettemmo d'accordo per due giorni dopo. Mi venne a prendere in stazione come d'accordo, mi port a casa sua e in macchina mi fece qualche domanda personale. Capì che era la prima volta, mi chiese se ero sicura... non voleva forzare nessuno. Era un uomo mite e timido, educato e solo come un cane. Una a volta a casa mi offrì dell'acqua e sparì in bagno qualche minuto. Potevo ancora fermarmi se lo volevo, potevo prendere la porta e andare via. Ma mi fidavo di quell'uomo, e volevo dargli il piacere che gli avevo promesso. La sua razione mensile probabilmente. Uscì dal bagno e sorridendomi si sedette su una poltrona. Iniziai a fare quello che dovevo fare. Impiegai circa 30 minuti. Fui brava, lo sentivo. Fui appassionata e calda come mi aveva chiesto. Lo incitavo verbalmente, gli accarezzavo il petto e le gambe. Non mi era affatto dispiaciuto, ero stata fortunata con quell'uomo. Era pulito e non aveva niente del porco che va a prostitute. In macchina fuori dalla stazione mi diede 150 euro, comprensive di biglietto e un piccolo extra e baciandomi la mano si fece promettere che ci saremmo rivisti la settimana successiva. Non ci siamo più visti. Quei soldi non li spesi ma li conservai. Non mi sentivo sporca ma soddisfatta, non solo per il denaro ma perchè avevo vissuto un incontro di forte peso emotivo. Avevo percepito l'umanità di quell'uomo, avevo goduto delle sue carezze sulle spalle e del suo bacio sulla mano. Mi sono dilungata su questa prima esperienza solo per farvi capire l'approccio che ho avuto all'esperienza. Dopo quella volta ho iniziato a farlo metodicamente. Un paio di volte a settimana, sempre in zone limitrofe alla capitale. Non accettavo mai meno di 100 euro. Tutti i miei contatti li prendevo dal web. Andavo solo con uomini tra i 30 e i 50'anni, non salivo mai sopra i 50 e sotto i 30 scendevo solo se percepivo qualcosa di diverso dalla solita spavalderia che accompagna i 20enni. Mi feci una mia clientela. Erano quasi tutti uomini senza donna, tranquilli, con stipendi medi, senza strane depravazioni e senza psicosi personali. Uomini sereni, dalle vite semplici con una concezione semplice, onesta, banale della sessualità. Avevo con loro rapporti sessuali esclusivamente vaginali e protetti, il compenso variava dalle 100 alle 300 euro. Non mi portava via moltissimo tempo, al massimo 2-3 volte a settimana per massimo un'ora escluso il viaggio. Ogni mese un minimo di 1000 ed un massimo di 1500 euro erano garantite. Mi trovai un grazioso monolocale in una zona assai migliore rispetto a quella in cui abitavo. Andavo a teatro, a cena fuori, al cinema, mi compravo i cosmetici, andavo anche qualche volta dal parrucchiere e dall'estetista. Mi comprai abiti nuovi, ed una vera borsa Prada. Ma volevo di più... volevo un vero salto di qualità. Salutai definitivamente molti degli uomini che vedevo. Sicuri e gentili certo, ma limitati economicamente a darmi quelle 200 euro a scopata 2 volte al mese. Pensai che non ero una volgare ... che cadeva a pezzi. Ero giovane, bella, curatissima, pulita, sana, buona cultura, ottima conversatrice, avevo bei modi, e fondamentalmente il sesso mi era sempre piaciuto. Anche a pagamento qualche volta avevo goduto.

Decisi di alzare la posta. Investii un po' di soldi in foto professionali ed uno spazio web a pagamento. Mi creai un vero e proprio tariffario e descrissi la mia persona e le mie prestazioni accuratamente. Mi comprai una nuova scheda telefonica che tenevo solo per quello, e mi aprii una nuova casella di posta elettronica. In pochissimi giorni decine di richieste. Liberi professionisti, uomini in pensione, imprenditori, studenti. Cercavano compagnia per le pratiche più disparate. Chi voleva del classico vecchio buon sesso, chi voleva farmi da schiavo, chi voleva farmi travestire da colf o da infermiera. Non abbandonando il vecchio modo di selezione, ovvero conoscerli prima un po' tramite messenger iniziai a fare la ... di lusso. Scartai tutti quelli che scendevano sotto le 300 euro, e capii anche io che dovevo diventare più trasgressiva e più aperta ad accettare cose diverse, nuove anche per me. Non tanto il primo mese ma il secondo guadagnai 3.900 euro facendo solo 7 incontri. Uscivo solo con uomini molto facoltosi, rifiutavo le richieste più estreme ma non rifiutavo più chi mi chiedeva ad esempio di vestirmi da lolita e fingere un rapporto incestuoso. Pensavo meglio con me che con la figlia per davvero. Gli incontri avvenivano quasi esclusivamente negli hotel, sempre molto belli, con tutti i comfort. Il mio compito era quello di essere sempre sorridente, calda, disponibile, curata. Volevano sentirsi liberi da ogni vincolo imposto dal loro status sociale. Non volevano essere criticati, giudicati, ripresi. Consenso a fiumi da parte mia. Non so se è stata fortuna o se sono stata io brava.. ma io a questi incontri andavo sempre volentieri. Venivo pagata profumatamente per farmi bella, andare in splendide stanze d'albergo, fare del sesso spesso eccitante anche per me con uomini sempre gentili e sempre gradevoli, sia nei modi che esteticamente. Ma la generosità andava oltre al compenso tecnico. Ricevevo regali, complimenti, telefonate di auguri, si rendevano disponibili ad interessarsi alla mia vita, raccomandazioni riguardo all'importanza del proseguimento dell'università. E l'immancabile volontà di salvarmi da "quella vita" che io adoravo.

Qualcuno si è innamorato. Io stessa ho rischiato di innamorarmi. Il piacere è consumato, lui apre il portafogli e prende i soldi ed io mi sento ferita, quasi offesa. Sì, decisamente mi ero innamorata. Ma ho continuato. L'anno scorso ho lasciato la facoltà alla quale mi ero iscritta, e mi sono dedicata solo a questa attività. Ho iniziato ad accettare proposte di viaggio all'estero. Ho avuto la possibilità di visitare tre meravigliosi paesi senza spendere un centesimo anzi, guadagnando moltissimi soldi. Io adoro quello che faccio, e adoro la qualità della mia vita. Adoro non dover più contare i soldi, adoro non dover più desiderare inutilmente quello che vedo dietro ad una vetrina. A neanche 27 anni vivo in un bell'appartamento in una zona bellissima della capitale. Ho una bella macchina, molti vestiti, gioielli, soldi in banca, posso pagare qualcuno per le pulizie, posso mangiare ogni giorno al ristorante, posso andare dal parrucchiere e dall'estetista quando voglio. Posso fare bei regali alle persone a cui voglio bene. Ed in molti di questi uomini ho trovato dei veri amici, che a parte il sesso mi rispettano molto più dei componenti della mia famiglia. E se ho bisogno di qualcosa posso contare su di loro. So che molti di voi saranno schifati, ma non ne avete motivo. Io non faccio altro che applicare una regolare e naturale legge dell'economia. Che si, riguarda anche i rapporti. Il fatto che io economizzi il sesso non fa di me un mostro.

Io sono rimasta la persona sensibile, con il mio senso del rispetto verso qualunque forma di idelogia che non leda nessuno. Non prendete questa mia apertura sul modo in cui mi guadagno da vivere come uno sventolìo di tutto quello che ho. No. E' solo voler raccontare le dinamiche che mi hanno riguardato, rispetto all'argomento di questo forum. Ed anche un voler chiarire che se avessi continuato a studiare, ad attanagliare il mio cervello e il mio tempo sui libri per anni, e se avessi rinunciato a tutto quello che ho adesso, forse cose frivole... io dico di no. E se poi avessi leccato il sedere a qualche dirigente, per fare le fotocopie qualche anno non pagata nella sua azienda per poi forse sperare in una assunzione ma con l'aggiunta di un ... ogni settimana. Beh, sapete che vi dico? Non sarei stata una persona migliore di quella che sono adesso... sarei stata solo più infelice. Nessuno ha il diritto di giudicarmi, voglio mettervi alla prova. Voglio vedere su cosa punterete il dito, se sull'autostima, o su quanto sia squallido vendere il proprio corpo. Se ci pensate siamo tutti dei venduti. Tutti negoziamo dei compromessi, tutti offriamo in cambio di qualcosa. Anche semplicemente offrire uno sguardo basso a seguito di un insulto per non perdere il lavoro. Adesso guadagno in 2 mesi più di quanto guadagnerebbe un impiegato alle poste in un anno. Per qualche anno continuer così, voglio comprarmi casa. E poi voglio studiare la filosofia solo per il mio piacere. Dopotutto l'importante è trovare la propria felicità e la propria dimensione... ed auguro a tutti voi di trovarla.


Saluti.
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