Parte male, anzi malissimo sto Franceschini. Innanzitutto prende in giro chi lo ha appena eletto dicendogli che non si aspettino di entrare chi sta battendo le mani ma chi dice lui.
Alla faccia della riconoscenza: evviva le raccomandazioni.
Poi incomincia a dire che i litigi non bisogna portarli ai giornali. Ma bisogna parlarne tra di loro, in privato, in modo di dare un'impressione di unità.
E' un'affermazione gravissima. Pessima.
La Democrazia si esprime proprio con la comunicazione pubblica. Il popolo deve conoscere tutto e sapere in modo del tutto trasparente cosa accade a palazzo.
Grave. Gravissimo.
E poi sviscera il solito immutato argomento logoro ma efficace: Berlusconi che non vorrebbe governare ma diventare padrone d'Italia. Che sfrutterebbe il caso Eluana per spodestare la Costituzione e che sente come scomodi Presidente della Repubblica e Parlamento. Berlusconi che utilizzerebbe le paure della gente per istituire le ronde fasciste...
E poi inneggia a Prodi. Gente vecchia, idee vecchie come Franceschini.
Parti male, malissimo Franceschini.
Stavolta non ci saranno compromessi. Il silenzio che riceverà questo finto partito, questa mala accozzaglia di parti estreme, una sommatoria di direzioni diverse, sarà di tomba e di fermezza da parte della destra.
Bello poi il film di quel tizio che nasceva vecchio e poi moriva giovane. Quello lì, lo strano caso di... Walter Veltroni.