Arrivederci, amico mio, arrivederci

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misterx78
00lunedì 4 agosto 2008 05:42
Sergej Esenin


Arrivederci, amico mio, arrivederci,
tu sei nel mio cuore.
Una predestinata separazione
un futuro incontro promette.
Arrivederci amico mio,
senza strette di mano e parole,
non rattristarti e niente
malinconia sulle ciglia:
morire in questa vita non è nuovo,
ma più nuovo non è nemmeno vivere.




Il trentenne poeta russo Sergej Esenin scrisse col sangue delle proprie vene questa sua ultima poesia sul muro di un albergo del 1925. Era uno slavista.
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