Il Giornale è un ottimo quotidiano dove le riflessioni passano spesso per il vissuto di tutti i giorni. La bellezza di questi scritti viene dal fatto che sono sentiti e ognuna di quelle parole viene da esperienza personale.
Penso che sia questa un'altra delle differenze sostanziali tra destra e sinistra, tra l'altro. La prima viene dalla vita di tutti i giorni, dal riscontro, dalle delusioni e dalle certezze. La seconda va alla ricerca di un'isola che non c'è, un miraggio, una speranza basata sul distacco dalla realtà.
L'articolo citato è bello quanto vero. Se pure ci sono stati dei miglioramenti nella società è altrettanto vero che abbiamo perso tante cose. Non sempre futuro significa crescita.
Il fatto che un uomo si sappia fare da mangiare da solo non lo vedo come un punto così negativo, ad esempio.
Ma quanto è vero che padre è diventato sempre più amico che padre. E madre amica più che madre.
Di amici se ne hanno tanti nella vita. Ma di genitori solo due. La loro presenza dovrebbe essere vissuta come forte e ferma. Dovrebbero essere rifugi sempre presenti ma anche colonne nella propria crescita psicologica.
E quanto è vero quello che viene detto sul maestro unico. Soprattutto in quel momento in cui la mente ha bisogno di certezze.
Sono d'accordo che non si tengano più i ragazzini immobili per tre ore e con le braccia conserte. Sono d'accordo che ci siano meno barriere ma...
"Il primo giorno di scuola fui buttato fuori dall’aula. Avevo fatto cadere per terra il calamaio pieno di inchiostro, che allora era fissato a ogni banco. La maestra mi disse che ero brutto e cattivo, all’uscita assicurai a mia mamma che a scuola non ci sarei andato mai e arcimai più. Oggi partirebbe una denuncia alla procura e in sostegno del bambino si attiverebbe un pool di psicologi; ma quel giorno mi sentii rispondere dai miei genitori che avevo sbagliato io a smanettare con il calamaio avvitato sul banco, e che la maestra aveva fatto benissimo a sbattermi fuori.".
E' proprio questo il problema. Oggi abbiamo genitori che si scandalizzano se la figlia non ha la libertà di farsi il rossetto e le unghie a scuola. Invece di far capire che la scuola dovrebbe essere una preparazione alla vita e al lavoro. Invece di insegnare il sacrificio e il senso di rispetto verso il prossimo, in primis le autorità.
Invece di insegnargli ad essere uomini e donne, padri e madri del futuro.
[Modificato da misterx78 22/02/2009 01:58]