Inspiegabile

Mi trovo in una casa che ho vissuto quando ero piccolo, all'esterno. Ci sono delle scale da fare ma queste hanno una forma a spirale e nel salire mi devo aggrappare con le mani, come fossi una scimmia. Nel frattempo c'è uno strano tipo, quasi calvo, in giacca e cravatta azzurre, e qualche capello biondo, sulla buona sessantina che scende queste scale. Io ho paura di lui, anche se non lo conosco e capisco che vuole prendermi. Allora mi sforzo con tutto me stesso per mantenermi appeso dall'estremità dei gradini ma poi cedo. Stranamente non precipito a terra ma rimango sospeso in aria e mi appoggio con la massima leggerezza sul cornicione del primo piano, proprio di fronte una finestra chiusa. Cerco di spiare all'interno perché sto cercando qualcuno ma non si intravede nulla.
In lontananza noto un grosso cumulo di terra grigia e, di spalle, davanti c'è mio padre. Allora comincio a chiamarlo: 'papà, papà!'. Ma lui si gira a destra e a sinistra e non mi vede. Dopo tanto fa uno strano salto e prende il volo. Io, per non farmi colpire, visto che sta arrivando a tutta velocità verso di me, mi sposto e riesco ad atterrare.
Il paesaggio è cambiato. Ci troviamo in una strana collina verdeggiante e mio padre comincia a correre perché questa volta, quello strano tizio, insieme a una massa di gente, vuole prendere lui. Ma io grido a mio padre che non c'è da preoccuparsi e di non correre. Invece lui corre e si infila in un casolare degli attrezzi pieno di animali di piccola taglia. Hanno degli occhi molto grandi e neri. Una volta che si infila lì dentro il tetto e le asse della struttura si divelgono come strappati da un vento fortissimo per lasciare intravedere mio padre che invecchia a vista d'occhio mentre si piega sulla ginocchia e comincia a vomitare a più non posso, come fosse una fontana.
Io sento una tristezza infinita, vado per girarmi sulla destra, verso il boschetto e noto quella massa di prima, senza più quel tizio biondo, che comincia a lanciarmi un'enorme quantità di spadini. Ogni colpo non mi trafigge, come se avessi una barriera d'acciaio invisibile, bensì provo emozioni di frustrazioni intense e voglia di piangere.
A quel punto dal mio corpo spunta una sorta di mano blu scura che cresce a dismisura come fosse elastica. Prendo con tutta la forza mio padre e lo sbatto di colpo nell'altra stanza di casa(in realtà lui non c'è) ma l'enorme forza è come se trascinasse anche me e mi vedo scaraventato insieme a lui contro una parete.

In quel preciso momento, questo nella realtà, mi sveglio di soprassalto a causa di un rumore pazzesco, tipo una spranga metallica che precipita al suolo. Mi alzo di scatto per controllare. Guardo dappertutto. Ma è solo nella stanza del sogno che trovo il misfatto. Una cornice blu, molto spessa di vetro, si è inspiegabilmente staccata da sola frantumandosi al suolo e facendo in quell'esatto momento un fracasso bestiale.
La foto al suo interno era la mia.

Mah..strano davvero,cioè strano..i sogni sono strani,non credo ciecamente al fatto che abbiano sempre una spiegazione in proposito,anche se spesso rispecchiano,momenti vissuti durante la giornata.
Verrebbe da pensare che sei uscito in astrale..lol,e quella grande mano blu,era un prolungamento del tuo corpo eterico o addirittura il cordone d'argento..Si potrebbe spiegare cosi la caduta reale della cornice...fantasie.
Facendo un ragionamento razionale,si potrebbero fare varie ipotesi,gli animali coi grandi occhi,non sono altro che il tuo coniglio,che lo avevi guardato appunto negli occhi precedentemente al sogno,quell'uomo del quale avevi paura,potrebbe corrispondere ad una situazione lavorativa che ti preoccupa,cosa che si correla alla comparsa successiva di tuo padre;tutti noi nella paura inconscia,pensiamo ad una mano protettiva,e chi meglio della figura forte del padre ci ha sostenuto nella gioventù?
Poi ti accorgi che l'invecchiamento di tuo padre,corrisponde alla sua distanza,al fatto che non ti può più aiutare,è cosi che la cosa si tramuta in un atto di allontanamento da lui,buttandolo dall'altra parte della stanza..
E poi il quadro è caduto casualmente in quel momento......?
Bisognerebbe che spieghi la tua situazione attuale per capire,se ad esempio tuo padre,vive con te e ti è vicino quest'ipotesi crolla.

Sì, mi trovo parecchio nella tua interpretazione. Evidentemente gli anziani, genitori, nonni, vecchi conoscenti, sono i cosidetti consiglieri o saggi, quindi sinonimo e simboli archetipi della coscenza profonda. E' la parte sicura, quella che sa, quella che dice che tutto va bene, nonostante la confusione.
Nella stanza non c'era nessuno e non vivo con mio padre. Magari la cornice si è staccata perché si era scollata o per qualche azione meccanica dovuta al tempo.

Si lo credo anch'io...si tende però spesso a pensare che non siano solo casualità,cioè,vorremmo che non fossero solo casualità,ma come spesso accade la ragione ci fa ritenere che "purtroppo" non è cosi.