Rosario e maha mantra

Mi rendo consapevole di essere in dormiveglia. Tutto ad un tratto incomincio a vedere figure confuse ma continuo a rendermi conto che si tratta di un sogno, anche se in parte sono ancora sveglio.
Si tratta di due persone vestite d'azzurro, tipo seta cinese, che combattono usando il metodo del drago e della scimmia.

Per un attimo mi risveglio... poi riscendo nel dormiveglia e quasi subito nel sonno, sempre rimanendo consapevole dello stato dell'addormentamento.

Diventa tutto buio, poi, mi sembra come di essere sott'acqua, o meglio, in una vasca di vetro, molto larga. Noto una strana luce azzurra, quasi indaco che è molto diffusa intorno a me. Forse viene da qualche lampada che si trova nei paraggi.


Cerco di mettere a fuoco il soffitto ma non ci riesco. Sento un suono molto acuto e flebile che vibra come una specie di triangolo(è uno strumento musicale) che suona più volta e con un ritmo sempre più serrato. La vibrazione sembra quasi ipnotizzarmi.
D'un tratto sento come qualcosa che cade e mi appare una figura in penombra che mi sovrasta e mi dice:

"Non avrai mica paura adesso ! ! !".

Di colpo ho la sensazione di affondare sott'acqua. Tutto è calmo e tranquillo e il blu diventa sempre più profondo e intenso. Mi rendo conto che sto sognando anche perché noto che sono sott'acqua e non ho bisogno di prendere aria.

Mi sembra di toccare il fondo che sembra fatto di sabbia bianca.
Desidero che ci sia più luce ma non succede niente. Mi sforzo maggiormente con la volontà ma ottengo dall'alto come dei flash che appaiono e scompaiono ritmicamente.

E' solo a quel punto che noto a circa un metro e mezzo da me tre figure. Due sono grandi come me e di tipo umano. Un'altra è molto piccola ed è una specie di incrocio tra un nano ed una specie di scarafaggio.

Sento le loro parole come una specie di pressione sulle tempie e il suono è simile a un sibilo acuto, spettrale che per un attimo mi fa sobbalzare.

"Quì non comandi solo tu".

Io domando:

"Ma chi siete?".

Le figure non rispondono ma sembrano unirsi fisicamente, come una specie di pece nera che si squaglia per diventare un unico liquido man mano sempre più denso.

"Ma sei te? Ma non eri nel lago di Garda?".

Riconosco una persona sui 36 anni che conosco, con pizzetto nero e capelli corti.

La figura diventa molto alta e mi dice:

"Perché non ci siamo(nel Lago di Garda)?".

Io penso che non ci sia nessuno oltre noi due là sotto. La persona che conosco mi prende la mano e mi fa un cenno stranissimo con l'altra. Sembra una specie di mudra indù. Poi, non so come, capisco che sono io che lo sto guidando e lui mi sta leggendo nel pensiero.

Tutto cambia tremolando come se fossimo all'interno di un'enorme gelatina bluastra.

Vicino a noi sfrecciano delle strane sfere. Alcune sono tonde e morbide quando ci sfiorano e mi ricordano la pelle dei vermi. Altre sono rosse e luminose e quando passano sembrano toccarci con una specie di scarica elettrica.

Io punto l'indice della mano destra che si allunga per qualche metro. Sembra fatto di vetro. Vedo come in lontananza una coppia di persone che si baciano. Ed è come se mi sentissi attratto, come una specie di magnete, in quel punto, che so che si trova a migliaia di kilometri da dove mi trovo.

Mi guardo in giro e nella stanza si vede come una luce smorta, tipo quella che emana da uno schermo. Osservo i mobili. C'è un letto molto piccolo con delle sponde rosse. A lato un comodino con dei fazzoletti poggiati in malo modo uno sull'altro. Mi sembra continuamente di cadere o sprofondare nel terreno. Sento delle voci, come degli echi, di gente che sembra pregare qualcosa come un rosario. Nella parete alle mie spalle, che osservo senza girarmi, si apre come uno squarcio e noto delle persone che sono sedute in circolo su delle sedie con spalliere in marrone scuro. Identifico la posizione nella stanza accanto. Osservo i partecipanti e devo fare uno sforzo mentale per ricordarne il numero. Allora penso alla mia mano che ha cinque dita come i partecipanti in modo da ricordarmelo quando mi sveglierò.

Trai partecipanti spiccano due bambini che sembrano uguali se non per il sesso. Provabili gemelli di età forse tra i 5 e i 6 anni.
C'è poi una signora di mezza età un pò robusta sui fianchi e altre due donne, una sui 30 e l'altra forse sui 40.

Tutti hanno in mano un rosario.

D'un tratto vedo come dei vortici neri che mi investono e sento un dolore fisico simile a degli schiaffi in tutto il corpo e dentro di esso. Vedo qualcosa di enorme che mi è addosso ma poi riesco a controllare la situazione e capisco di che si tratta. E' un cane che si mette ad abbaiare a più non posso verso di me mentre la gente seduta in circolo gli dice di smetterla. La signora grassa gli tira dei buffetti sul muso ma il cane si mette a grattare la parete dietro la quale mi trovo. Ogni volta che il cane urla mi sembra di avere in testa un intero vibrafono di echi e vedo numerosi lampi che sembrano rinfrangersi nella testa.

Incomincio a piroettare a una velocità pazzesca e cerco di scappare da quel posto. D'un tratto mi sento pesante come un macigno e stanco. Nello scappare urto un oggetto che si trova vicino allo schermo che avevo intravisto prima. Quest'oggetto, che non riesco ad individuare, è di colore chiaro, forse bianco e di plastica, e la sensazione quando lo urto, è così intensa da farmi guardare le mani e costringermi a pensare:

"Ma sto sognando o..?".

Sento rumori sconnessi di mobili e il vociare delle persone e l'abbaiare del cane smettono.

Cerco di osservare la stanza ma mi sembra tutto confuso come se guardassi le cose da dietro una cortina di nebbia spessa.

Sento girare le chiavi nella porta che noto solo ora. Si spalanca la porta e la signora grassa accende con la mano la luce e viene verso di me.

Ma sembra non vedermi.

Ho come il desiderio di andare lontano da là e lo spostamento sembra seguire il mio pensiero legato ai mormorii di prima che mi ricordavano i maha mantra degli hare krisna.

Infatti mi ritrovo in un tempio che conosco e pieno di gente che canta.

Qualcuno suona. Passo in mezzo a loro ed osservo quello che mi sembra un concerto di suoni e di luci. Alcuni di loro emanano letteralmente delle onde concetriche che si espandono intorno. Alcune sono rossicce, altre verdi, altre dorate e mi trasmettono delle vere e proprie sensazioni che mi fanno sentire leggero, tranquillo. Si tratta di sensazioni dolcissime. Mi sembra anche di sentire uno strano profumo, come di rosa, che mi attrae.

Attraverso l'enorme salone e mi avvicino alle due statue che si trovano in fondo. Mi sembra di scivolare più che di camminare.

Osservo attentamente le due figure della trimurti quando mi accorgo che le due statue... respirano! Alzano e riabbassano il petto. Una di loro sposta gli occhi verso di me, dandomi l'idea di essere umana e viva.



La cosa mi spaventa un attimo e sento come un sussulto sul petto, come uno strappo dei vestiti all'altezza del petto che mi fa risvegliare di colpo.