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Tagliati le mani se non c'hai niente da fare...

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2008 20:30
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I'm the man
Utente Gold
01/10/2008 02:13

16 Gen 2008


Per caso, durante le feste, mi imbatto in una scuola di Tai-chi chuan quì a Torino.
Momenti di crisi, voglia di fare qualcosa di diverso, contatto il tipo, gli espongo i miei dubbi e i miei trascorsi negativi con cui ebbi a che fare, per anni, con certe pratiche che tutto hanno piuttosto che risvolti positivi.
Sicuramente respirare muovendosi con calma contro lo stress qualcosa può fare, quindi, decido di provare.
La spinta maggiore, a mio parere, non ho problemi ad ammetterlo, viene da qualche vuoto interno. Il tutto nasce da un periodo di stress generale. Insomma, non si va a cercare 'altrove' se stai bene con te stesso.
E' un pò un discorso di tradizione, anche. Si pensi al giuoco del calcio. In Italia ti mettono un pallone tra i piedi da quando hai 3 anni. E' normale parlare di calcio e che la gente, il Venerdì sera, si riunisca con i colleghi a giocarsi un caffè. E la stessa cosa vale per un cinese. Più qualche tempo fa aggiungerei. Visto che anche i giovani li hanno mandati a c****e con i loro sistemi che tanto chiedono e poco dànno. Mi riferisco alle pratiche marziali e/o interiori, come loro le definiscono. Fin da piccolissimi, anche loro da 3 anni, cominciano a menare calci contro gli stinchi di papà. Crescono con quelle robe e per loro è normale.
L'anormalità viene quando un cinese, di colpo, nel bel mezzo della sua vita, si volta e incomincia a guardare verso l'Occidente. 'Mi dedico al calcio', dice. C'è qualcosa che non và. Perché non si vuole dedicare al calcio semplicemente. Ma si avvicina all'idea che si è fatta riguardo a quella cosa. Un qualcosa che gli permette di fuggire, di risolvere una situazione. Qualcosa di diverso da quello che lo circonda. Vuole fuggire. Il risultato è trovarsi in gabbia con qualcosa che sembra darti risposte ma ti improgiona sempre di più.
Identica cosa per uno di noi che si dedica di colpa alla New Age. Yoga, Ch'i Kong o balle varie. Non dico che non si possano fare semplicemente. Magari un cinese si alza al mattino e si fa la sua mezz'oretta di Tai Chi come uno di noi si alza e si va a fare i suoi 30 minuti di corsetta nel parco. E poi finisce lì. Si assaporano i benefici della cosa e non ci si sta a pensare giorno e notte. Non si vive in funzione del motore universale 'Ch'i' o 'corsa'.
La prima lezione è sostanzialmente deludente. La gente che fa queste robe è fredda, spenta, vive in un mondo a sé.
L'istruttore è un tipo tranquillo. Estremamente disponibile. Ma è anche molto debole a livello caratteriale. E' il classico personaggio che lascia tutto e segue la 'Via'... Ha lasciato cose incompiute nella vita. Cose importanti. E' già questo mi fa riflettere parecchio. Visto che propone un sistema che, almeno a suo dire, dovrebbe migliorare la qualità della vita, nonché l'esistenza stessa di un individuo. Ma in che senso, mi chiedo io?
Tutto sembra avere a che fare con il Ch'i che, personalmente, non credo assolutamente che esista.
Ecco che sono certo che esistano degli effetti collaterali in queste cose. Esistono, esistono eccome! Dovrebbero essere evitate da persone con problemi psichici(e fin quì ci arriviamo tutti) ma anche dalle persone che tendono a perdere il contatto con la realtà delle cose.
La New Age, Yoga, Reikei, Tai Chi o quello che volete che si basano sul concetto che tutto è uno, anche se può apportare degli effetti positivi a livello psicofisico non è detto che faccia assolutamente bene senza effetti collaterali e che, comunque, faccia bene a tutti.
Ogni cosa che facciamo è adatta o meno a ciascuno di noi. Ci sono cibi che fanno bene a uno e male ad altri. Attività fisiche deleterie per alcune persone mentre sono perfette per altri.
Andiamo al post esercizi che ho eseguito a livello personale. Anche su di me trovo degli effetti negativi. La mente comincia ad essere confusa. Ti escono fuori tutte le debolezze, i pensieri condizionanti. E' come se l'intelligenza fosse annebbiata. Potrebbe essere l'effetto di una cattiva ripresa post allenamento. In questo tipo di pratica il sistema parasimpatico viene stimolato. La creatività, la sensibilità vengono esaltati a danno dela coerenza, dell'espeditività, dell'intelligenza e della logica. Tutto questo CREA PROBLEMI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI. Perché genera insicurezza, confusione, pensieri fissi, senso di disagio.
E questi sarebbero gli effetti positivi del Qi Cong? Ah già, sono anche gli effetti positivi di chi si dedica al Reikei, allo yoga, al viaggio astrale...
Per quanto mi riguarda non ho ancora trovato una persona realizzata che si dedichi a tali pratiche. C'è sempre un motivo scatenante, una spaccatura psicologica, che porta l'individuo a cercare altrove la medicina per la propria confusione mentale. La gente con cui ho parlato e che pratica tali sistema ti guarda con gli occhi come se ti osservasse attraverso una nebbia. E con aria di superiorià. Non ha alcuna logica se non attraverso le spiegazioni lette su qualche libro o imboccategli da qualche saccente 'guru' della situazione. E quì, alla lista aggiungerei affinità anche con i Testimoni di Geova, Evangelisti ed altri invasati...
Personalmente trovo numerosi dubbi nel proseguimento della pratica. Evidentemente non fa per me. Ma, allo stesso tempo, mi sono nati due grandi quesiti: cos'è che, con le vesti della casualità, mi ha portato a cercare certe robe(visto che le cose non sono mai casuali e, quindi, di che debolezza psichica personale stiamo parlando?) e, soprattutto, perché non riesco a fare una pratica del genere semplicemente, senza sentirmene condizionato?
Nulla si sa, tutto si immagina... E' solo la curiosità che mi fa alzare la mattina...
E sulla scia di questa voglia di capire, attraverso la sperimentazione su mè stesso, che sto ancora indugiando sulla cosa. Non per altro. Anche perché se non si basta a sè stessi c'è qualcosa che non và...
[Modificato da misterx78 01/10/2008 02:15]
01/10/2008 20:13

Delle pratiche che hai menzionato conosco un pò di Reiki che ho provato nel senso , mi sono sottoposta a trattamenti di Reiki e ne ho tratto solo giovamento, in diversi mi avevano messo in guardia, altri invece mi avevano incoraggiato , poi per varie ragioni ho smesso ed ho deciso di passare ai chakra...riattivare le mie energie interiori per vivere bene con me stessa questo è il senso dello studio sui chakra...corsi che riprenderò a novembre .
Per il resto, dato le mie esperienze passate, quando il mio istinto mi lancia il campanellino di allarme lascio perdere, non perchè ho timore di ritrovarmi con l'ennesimo ri-ri-lavaggio del cervello, (orami ho sviluppato solidi anticorpi)perchè nulla più può condizionarmi , semplicemente quando mi accorgo di ascoltare altre min*****e non perdo certo tempo.
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01/10/2008 20:30

Idem sorella ! ! !


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