La fiera in paese

Mi trovo nella vecchia casa d'infanzia. Il Sole batte forte sui vetri delle finestre. Fa caldo. vedo un fiume di gente nelle strade. Chiedo: papà ma cos'è? E lui mi dice: è la fiera della Madonna!
Ed io: ahhh...
Come se lo sapessi già...
Mangiamo in fretta alcune cose anche se la tavola è piena piena stracolma di roba tanto che i parenti che cucinano devono metterla per terra...
Usciamo in strada e passo tra la gente e le bancarelle che vendono di tutto. Incrocio una parente che fa finta di non vedermi. Io mi volto verso di lei ma non si ferma nonostante la chiamo. Poi noto una cosa strana. Ci sono delle persone che cercano di mangiare frutta e dolci sui banconi ma non ci riescono. Nel senso che cercano di arraffare tutto ma le loro mani passano attraverso la frutta e i dolcini. Sembrano voraci! E' come se avessero una fame atavica... Per un attimo mi spaventano. Noto che mi buttano uno sguardo.
Uno di loro mi fa: eh beato te che quando ti svegli mangi quanto c***o vuoi!
Poi uno di loro vestito scuro si muove velocemente e cerca di saltare su una vecchietta che era inciampata. Aveva come un cappuccio verde sopra la pelle la vecchina che lei si era sfilato. Poi quel tizio vestito di scuro scompare.
Mi rendo conto che come loro non sono visti anch'io non sono visto da alcune persone che fanno la spesa. Capisco che la maggior parte della piazza è piena di questa gente che altri non vedono. Allora gli chiedo: ma state tutti dormendo?
E uno con la faccia bruttissima, deforme mi dice: si un sonno ETTERNO!
Con un fare alla dantesca.
Poi mi ritrovo a casa e apriamo dei dolci di cioccolato dalle forme più disparate e dentro ci sono delle sorprese dorate ma fatte di cioccolato con forma di pendente con le figure della Madonna.
Arriva una mia bella collega di lavoro e sale al piano di sopra. Guardiamo un pò di tv tutti insieme. In televisione che sembra un modello antico con i bordi grigi quasi di cartone si vede uno vestito da prete quello amico della pornostar che dice che bisogna far soffrire il corpo per essere liberi nei cieli. E si colpisce e colpisce altri nudi per punirli. Una donna con i capelli lunghi e nero corvino quasi sviene perché le rompe una vertebra. Si vedono tante persone nude che si fustigano in nome di Dio.
Il prete fa una battuta: cattiva CGIL, cattiva!
E la mia collega: ora ha detto una cosa buona!
E io: vero, vero!
La mia collega si fa triste di botto e mi dice: ora devo andare.
Io la saluto.